Cosa sono?
Gli immobili di interesse storico-artistico sono tutti quegli immobili che sono caratterizzati da un vincolo monumentale sottoposto dal Ministero dei beni culturali e ambientali, di solito sottoscritto su indicazione delle Sovrintendenze competenti.
Il provvedimento per registrare immobili di interesse storico-artistico deve essere motivato in dettaglio per far capire in modo univoco di che tipo di interesse è soggetto (se storico, artistico o archeologico). È importante sottolineare che il vincolo non è obbligatorio su tutto l’edificio ma solo su una parte, quella di interesse maggiore; può essere un ingresso, la facciata, dei fregi particolari, una scalinata o un particolare colonnato.
L’atto è notificato all’amministratore (o, negli edifici che ne siano privi, ai condomini) ed è trascritto presso la competente conservatoria dei registri immobiliari. La notifica ha effetto costitutivo del vincolo e ha efficacia nei confronti di ogni successivo proprietario, possessore o detentore dell’immobile.
Regolamentazione
Tutte le opere d’arte e edifici vincolati devono seguire la legislazione dei beni culturali in Italia e il codice dei beni culturali e del paesaggio entrato in vigore il 1 Maggio 2004 con le sue seguenti modifiche.
Tutti i beni culturali, di qualsiasi tipo e vincolo, non possono essere distrutti, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili al loro carattere storico o artistico oppure in modi tali che possono compromettere la loro conservazione ed integrità (Articolo 20). Questo ha validità anche per gli edifici vincolati o parte di essi che sono soggetti a tutela dei beni culturali.
Va ricordato che non si può demolire o modificare nulla che che non sia prima stato autorizzato alla Commissione regionale per il patrimonio culturale. In caso di spostamento da dimora ad altra categoria del detentore non ha bisogno di autorizzazione ma deve essere denunciata al Soprintendente competente.
Al di fuori di questo caso tutti gli altri lavori che si vogliono eseguire sull’immobile, o parte di esso che sia vincolata, sono soggetti ad autorizzazione del Soprintendente. L’autorizzazione si ottiene con il progetto del lavoro che si svolge oppure, se è sufficiente, solo una descrizione tecnica dell’operazione che si desidera completare. Se i lavori non iniziano entro 120 giorni dall’autorizzazione il Soprintendente può cambiare quelle già consegnate in base al variare delle tecniche di conservazione. Si valuta di conseguenza nuovamente anche il suo impatto ambientale.
E’ fondamentale una documentazione chiara e dettagliata del lavoro che si esegue perché la Soprintendenza può richiedere chiarimenti e quindi sospendere tutto fino al ricevimento della documentazione richiesta. In caso di estrema urgenza si possono fare lavori solo per evitare danni al bene tutelato.
E’ ovvio che i lavori iniziati contro legge possono essere sospesi dalla Soprintendenza.
Vincoli diretti e indiretti
Il vincolo diretto è la vera e propria dichiarazione dell’interesse culturale del bene.
Il vincolo indiretto invece concerne nel caso in cui si vuole proteggere l’ambiente circostante un bene culturale immobile già soggetto a tutela.
Questo significa che il vincolo diretto investe il bene in sé con importanti conseguenze sul regime giuridico del bene; mentre il vincolo indiretto l’ambiente circostante, al fine di evitare che sia messa in pericolo l’integrità.
La complessità della regolamentazione italiana in questo campo è notevole ma permette di conservare adeguatamente un bene culturale nella sua bellezza e interesse.
Per questo motivo è molto importante riflettere bene se si desidera acquistare questi tipi di immobili oppure altri immobili non vincolati. In ogni caso Santa Monica Immobiliare ha la scelta più adatta a te.